Don Pasquale Finà e don Raimondo Satta sono tornati alla Casa del Padre

13 Giugno 2022

“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me… Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». (Giov.  17, 24-26)

Solo la fede di cui ci parla Cristo in questo passo del Vangelo di Giovanni e nel mistero della sua Pasqua di morte e risurrezione ci dà la forza di accettare l’immatura e, fino a qualche mese fa imprevedibile, perdita del carissimo don Raimondo Satta.

Ma la sua morte lascia in me, nel presbiterio diocesano e nell’intera Diocesi di Tempio-Ampurias uno strascico profondo di dolore e di rimpianto.

Solo due giorni fa, grati al Signore che lo ha chiamato a sé alla bella età di 90 anni,  abbiamo celebrato le esequie di don Pasquale Finà, parroco emerito di Golfo Aranci per 45 anni, dopo essere stato prefetto e professore nel seminario Diocesano, vicario economo di N.S. del Rosario a Luras, vice parroco di San Paolo in Olbia e vice parroco di Santa Giusta in Calangianus.

Don Raimondo era, invece, ancora nel pieno della sua maturità umana e sacerdotale, con l’entusiasmo, la vigoria interiore, intellettuale e pastorale che ha sempre caratterizzato il suo servizio alla Chiesa e ai fratelli. In Lui la Chiesa diocesana perde un  presbitero dalle spiccate doti umane, intellettuali e pastorali le cui tracce rimangono ben impresse  nei diversi ambiti in cui ha svolto con totale dedizione e fervida creatività i 34 anni di ministero presbiterale: da vice parroco a La Maddalena, da parroco per 27 anni nella parrocchia Stella Maris a Porto Cervo, da Vicario della Forania “Santa Maria Maddalena”, da Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Euromediterraneo”, prima diocesano e da alcuni anni unito a Sassari, da membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori, da Direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano e per la nuova Edilizia di Culto.

In Don Raimondo ho avuto sempre un collaboratore generoso, intelligente, propositivo, gioviale. Ci mancherà molto, come mancherà molto soprattutto alla Comunità di Stella Maris in cui ha profuso il meglio delle su energie e qualità, guidandola nell’acquisizione di una chiara e condivisa identità socio-culturale e cristiana. Dall’Alto continui a guardarci e a intercedere per la nostra Diocesi e per la sua comunità di Stella Maris, che con smarrimento perde la sua guida più autorevole, ma di cui conserverà sempre lo straordinario patrimonio di contenuti evangelici, di testimonianza di vita, di esperienza ecclesiale condivisa.

Alla Signora Giovannina, sorella di don Finà, a don Gianni e a Rita, fratello e sorella di don Raimondo, giunga l’affetto e l’orante vicinanza mia, del presbiterio e della comunità diocesana tutta.

Tempio Pausania, 13 giugno 2022

+Sebastiano Sanguinetti, vescovo